Un tempo clandestina, spesso condannata come atto vandalico, oggi la Street Art è diventata uno dei segmenti più dinamici e affascinanti del mercato dell’arte contemporanea.
La sua evoluzione — dai graffiti sui vagoni della metropolitana di New York fino alle aste milionarie — racconta una trasformazione culturale profonda, che attraversa i confini della legalità, del gusto e, sempre più, della tecnologia.
In questa puntata del podcast Street Art: Urban Stories, esploriamo il mercato della Street Art e il suo legame crescente con il digitale insieme a Deodato Salafia, fondatore del gruppo Deodato e figura di riferimento nell’arte contemporanea.
Il suo punto di vista ci guida in un viaggio che unisce arte urbana e innovazione, in un momento storico in cui le strade, le gallerie e il web si fondono in un unico ecosistema culturale.
Street Art: da gesto ribelle a oggetto da collezione
Nata tra le tag dei writer newyorkesi degli anni ’70 e i grandi murales politici e sociali, la Street Art ha sempre avuto un’anima ribelle e spontanea. Eppure, nel corso degli ultimi vent’anni, qualcosa è cambiato: artisti come Banksy, Jean-Michel Basquiat (originariamente legato alla scena underground), JR, KAWS e Obey sono diventati protagonisti del mercato internazionale.
Le loro opere vengono esposte nei musei, vendute nelle principali case d’asta e ricercate da collezionisti di tutto il mondo.
L’influenza del digitale: NFT, fruizione online e nuovi collezionisti
Una delle svolte più importanti è stata l’ingresso del digitale. Le tecnologie blockchain e NFT hanno introdotto nuove modalità di fruizione, compravendita e certificazione delle opere. Non più solo murales o stampe su carta, ma opere nate per vivere anche — o esclusivamente — nello spazio virtuale.
Deodato sottolinea come questo cambiamento stia aprendo il mercato a un pubblico più giovane, cosmopolita e attento alle dinamiche dell’innovazione.
Gallerie e case d’asta: mediatori del nuovo mercato
La professionalizzazione del settore è passata anche attraverso il lavoro delle gallerie e delle case d’asta. Realtà come il gruppo Deodato hanno avuto un ruolo cruciale nel dare visibilità e legittimità agli artisti urbani, costruendo ponti tra il mondo della strada e quello dei collezionisti.
Mostre digitali, tour virtuali, contenuti esclusivi per i social: tutto contribuisce a rendere la Street Art un’esperienza accessibile e coinvolgente.
Una nuova forma d’arte, un nuovo modo di collezionare
Il confine tra arte urbana e arte ufficiale è oggi sempre più sfumato. Se da un lato la Street Art mantiene il suo legame con la strada e la denuncia sociale, dall’altro ha saputo adattarsi alle dinamiche economiche e tecnologiche del presente, diventando anche un interessante asset per il mercato dell’arte.
La Street Art non è più solo un gesto rivoluzionario, ma anche uno specchio dei cambiamenti culturali e digitali del nostro tempo. Dal muro al museo, dallo spray al token, l’arte urbana continua a evolversi — e a sorprenderci.