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BO130

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Bo130: Opere in Vendita con Prezzi e Quotazioni

Bo130, nato a Milano nel 1971, è un artista di spicco della street art internazionale. Dopo aver studiato a Milano e Londra, ha sviluppato uno stile unico ispirato alle subculture degli anni '80, caratterizzato da un mix di graffiti, pittura e grafica

Il suo nome d'arte, derivato dall'alfabeto Leet, riflette il suo approccio iconico e sperimentale. Ha collaborato con collettivi artistici, partecipato a numerosi progetti e pubblicato il libro Izastikup, dedicato agli adesivi della street art globale. 

Le sue opere sono state esposte in prestigiosi musei e gallerie, consolidando la sua fama nel panorama contemporaneo.

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Bo130, pseudonimo di Bobo, è un artista milanese nato nel 1971, riconosciuto come una figura di spicco nel panorama della street art internazionale

La sua carriera abbraccia diverse discipline artistiche, dai graffiti alla pittura, passando per la grafica e il design.

Formazione e Prime Esperienze

Cresciuto a Milano, Bo130 ha intrapreso studi artistici presso il Liceo Artistico della sua città natale. Successivamente, si è trasferito a Londra per approfondire la sua formazione presso la Central Saint Martins College of Arts and Design, conseguendo una laurea in Graphic and Media Design al London College of Communication

Tuttavia, è stata la sua passione per i graffiti, coltivata sin dall'adolescenza, a indirizzarlo verso il movimento artistico oggi noto come street art

L'Origine del Nome d'Arte

Tra il 1985 e il 1998, l'artista ha utilizzato diversi pseudonimi prima di adottare definitivamente "Bo130". In alfabeto Leet, "Bo130" si legge "Bobo", soprannome con cui è sempre stato chiamato. 

L'espressione "Bo!" in gergo italiano significa "non lo so", rafforzando l'idea di anonimato associata al suo nome in codice. Bo130 è stato uno dei primi writer a combinare la propria tag con un'icona, nel suo caso un granchio stilizzato, rendendo il suo lavoro immediatamente riconoscibile.

Influenze e Stile Artistico

Lo stile di Bo130 è profondamente influenzato dalle subculture degli anni '80, come il punk, l'hip-hop, lo skateboard e i soundsystem. Questi movimenti, con la loro estetica e il loro messaggio di ribellione, hanno stimolato la sua ricerca visiva, portandolo a sviluppare un linguaggio artistico personale

Le sue opere possono essere descritte come un viaggio lisergico nell'archivio della memoria di un alieno in visita sul nostro pianeta. Utilizzando una varietà di materiali, tecniche e colori, Bo130 crea lavori stratificati dove figure, forme e parole si intrecciano in un intricato gioco di dialoghi nascosti, definito dall'artista stesso come "tribalismo-futuro-retrò"

Progetti Speciali e Collaborazioni

Oltre alla sua attività artistica personale, Bo130 ha partecipato a numerosi progetti speciali e collaborazioni. Dal 1999 al 2002, è stato membro attivo del collettivo "Sun Wu-Kung – Hardcore Entertainment", fondato a Milano da Claudio Sinatti e Painè Cuadrelli

Questo gruppo, composto da artisti, videomaker, fotografi e DJ, era focalizzato sulla produzione audiovisiva sperimentale, videoarte, animazione e live VJing, caratterizzati dall'uso non convenzionale di tecniche digitali e analogiche. 

Nel 2005, insieme a Microbo e al collezionista "The Don" Donini, ha realizzato il libro "Izastikup", edito da Drago Arts

Questa pubblicazione, considerata un cult, raccoglie gli adesivi più iconici autoprodotti da artisti di tutto il mondo, rappresentando una testimonianza unica della cultura street art dell'epoca. 

Con Microbo, con la quale condivide un percorso artistico e personale da molti anni, ha organizzato eventi come "Arteimpropria" nel 2003 alla Galleria Meravigli e "The Urban Edge Show" nel 2005 allo Spazio P4

Questi eventi hanno anticipato la tendenza, ormai consolidata, di invitare artisti a creare opere site-specific in determinate location. 

Bo130 è sempre stato interessato a progetti basati sulla comunità, che promuovono comportamenti collaborativi, condivisione delle conoscenze e creazione di consapevolezza attraverso diverse connessioni tra persone, culture, arti e natura. L'artista crede fermamente che le diversità siano il patrimonio che unisce tutti. 

Mostre e Riconoscimenti

L'ingresso di Bo130 nel mondo dell'arte risale al 2002, con un crescente interesse che lo ha portato a esporre in varie parti del mondo. 

Le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie, entrando a far parte di diverse collezioni private in Europa e negli Stati Uniti. Dal 2003, Bo130 ha partecipato a più di cento mostre e progetti tra Europa e Stati Uniti

Nel 2004, è stato invitato a esporre al Museo d'Arte Contemporanea di Genova, Villa Croce, nella mostra "Empowerment", e al MassMOCA – Museum of Contemporary Arts del Massachusetts, nel progetto "The Interventionists". 

Alcune delle mostre di spicco dell’artista sono:

  • "Cross The Streets" curata da Paulo Lucas von Vacano, MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma (2017)
  • "Popism" curata da Giuseppe Stagnitta e Julie Kogler, Palazzo Corvaja, Taormina (2016)
  • "Codici Sorgenti", visioni urbane contemporanee, Palazzo Platamone, Catania (2015)
  • "10 Years of Wooster Collective" curata da Marc e Sara Schiller, Jonathan LeVine Gallery, New York (2013)
  • "Back 2 back to Biennale" – 55ª Biennale di Venezia

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